Il tratto costiero che collega Corniglia a Riomaggiore (il cui ultimo tratto è chiamato “Via dell’Amore”, è ormai chiuso da tempo e, sebbene di anno in anno stiano riaprendo piccoli tratti, rimarrà inaccessibile almeno per altri 3 anni, se non di più.
Più difficoltoso, ma bellissimo, è il sentiero alto che passa da Volastra e ci fa immergere nei famosi terrazzamenti a vite. Qui è il posto migliore per osservare il patrimonio storico di un’agricoltura fatta di piccole piane strappate alla montagna. I villaggi delle Cinque Terre e le aree circostanti sono un Parco Nazionale e un patrimonio mondiale dell’UNESCO a causa di quegli stessi muretti a secco che stai guardando. Il Parco abbraccia quasi 7000 km di queste particolari mura, che sono state costruite pietra su pietra senza malta, da contadini locali per rendere possibile l’agricoltura in questa difficile zona rocciosa.
Si prosegue su via Stazione dalla parte opposta, e si raggiunge la chiesa di San Pietro. Dietro la chiesa si trova l’inizio del sentiero n. 587 che inizia con una ripida salita. Attenzione a non perdere il sentiero n. 586 che sarà sulla vostra destra dopo circa 20 minuti di salita. Da lì il percorso è più pianeggiante e le famose vigne delle Cinque Terre sono molto vicine. Guarda il vigneto didattico presente sul territorio: nasce per mostrare come questo territorio sia stato trasformato dall’uomo negli ultimi mille anni.
Seguite il sentiero fino al paesino di Volastra e godetevi un meritato riposo nell‘ombreggiata piazza antistante la chiesa. Duemila anni fa, questo piccolo borgo era chiamato Vicus Oleaster che significava “il villaggio degli uliveti”. Si può poi percorrere il sentiero che attraversa i campi di ulivi secolari fino a raggiungere Manarola, sentiero n. 506.
Tempo di percorrenza: 2 ore 30 minuti
Difficoltà: EE – Per escursionisti esperti
Lunghezza: 2.184 km
Dislivello: 410 m